20/06/2025

Day 1: Programma di sabato 21 giugno / highlights

Cinema Modernissimo – ore 12
Inaugurazione del festival. Premio Boarini 2025 a Sophie Seydoux
La XXXIX edizione del Cinema Ritrovato si apre, come da tradizione, con un incontro con i quattro direttori del festival – Cecilia Cenciarelli, Gian Luca Farinelli, Ehsan Khoshbakht e Mariann Lewinsky – che consegneranno il Premio Vittorio Boarini 2025 a Sophie Seydoux (Fondation Jérôme Seydoux-Pathé). A seguire, due comiche recentemente restaurate dalla Fondation Jérôme Seydoux-Pathé: Max boxeur par amour, diretto e interpretato da Max Linder, e Petrolini disperato per eccesso di buon cuore, una delle due sole incursioni nel muto – a lungo considerata perduta – del grande attore, cabarettista, cantante e scrittore, geniale interprete dell’anima romanesca.

Cinema Arlecchino – ore 11.30
Molly Haskell presenta Christopher Strong
Domenica lezione di cinema su Katharine Hepburn
Molly Haskell, voce influente della critica cinematografica statunitense, ha curato una delle retrospettive più attese del Cinema Ritrovato 2025, quella dedicata a Katharine Hepburn. Il suo libro From Reverence to Rape ha rivoluzionato la riflessione sul ruolo delle donne nel cinema. Non potevamo non chiederle dunque di introdurre Christopher Strong, un film che racconta del conflitto tra amore e lavoro, in una società dove l’indipendenza di una donna non è prevista, e che segnò l’incontro tra tre grandi e talentuose donne: la stessa Hepburn, al suo primo ruolo da protagonista, la sceneggiatrice e commediografa premio Pulitzer Zoë Akins e Dorothy Arzner, la regista di maggior rilievo nello studio system hollywoodiano degli anni Venti e Trenta. Domenica 22 Molly Haskell terrà una lezione di cinema su Katharine Hepburn moderata da Imogen Sara Smith

Cinema Modernissimo – ore 14.30 e 19 | Cinema Europa – ore 17.30
Questioni di famiglia: John Simenon, Francesca e Paola Comencini e Jane Fleischer al festival
Portano cognomi ingombranti, che non si sono scelti. Ma hanno tutti scelto di spendere energia e passione per tutelare e promuovere la memoria e l’opera degli illustri ascendenti. John Simenon, Francesca e Paola Comencini (a cui si aggiungerà nei prossimi giorni anche Cristina) e Jane Fleischer saranno protagonisti della giornata inaugurale del festival. Il figlio di Georges Simenon – co-curatore della grande mostra Otto viaggio di un romanziere – terrà in serata una lectio sul grande scrittore belga. Le sorelle Comencini parleranno della bruciante passione cinéphile del padre Luigi, che lo rese – prima che celebrato maestro del cinema italiano – uno dei pionieri delle cineteche europee, come testimoniano il documentario Il museo dei sogni e il successivo lungometraggio La valigia dei sogni. Dal 2021 Jane Fleischer, nipote di Max, guida un’iniziativa per restaurare e promuovere il maggior numero possibile di film dei fratelli Fleischer: al Cinema Europa introdurrà un programma di corti con alcuni dei più popolari personaggi nati dalla fantasia dei grandi animatori americani, da KoKo il Clown a Betty Boop.

Sala Scorsese – ore 18
Coline Serreau presenta Pourquoi pas! e  Le Rendez-vous
Fin dall’inizio della sua carriera Coline Serreau ha mostrato un’attenzione innovativa per il racconto critico della società e ha provato con coraggio a scardinare le norme di genere. Questa doppia proiezione, introdotta dalla stessa Serreau insieme a Émilie Cauquy, una delle curatrici della rassegna che le dedichiamo, lo dimostra perfettamente: il cortometraggio Le Rendez-vous racconta lucidamente le contraddizioni imposte alle donne, tra gli obblighi della maternità e le aspettative sociali, mentre il primo lungometraggio narrativo della regista francese, Pourquoi pas!, affronta tematiche all’epoca ancora tabù per il cinema francese, come la bisessualità e il poliamore. Caduto ingiustamente nel dimenticatoio, è il momento di riscoprirlo!

Cinema Jolly, Cinema Arlecchino e  Sala Scorsese – ore 21.30 | Cinema Modernissimo – ore 22 | Cinema Europa – ore 22.15
Una notte al festival
Cenate presto, e soprattutto frugalmente, perché il menù della prima serata del festival è davvero pantagruelico. Il Cinema Jolly e la sala Scorsese propongono Of Mice and Men Holiday, tra i primi capitoli delle retrospettive dedicate a Lewis Milestone e Katharine Hepburn. Decisamente fuori dal canone, per i più rockettari l’Arlecchino propone lo stupefacente Performance, opera prima di Donald Cammell e Nicolas Roeg, un quasi-documentario su Mick Jagger e Anita Pallenberg con una spettacolare colonna sonora, un cult-movie, esplosione di libertà e creatività. Il Modernissimo ospita Komissar, capolavoro pacifista degli anni Sessanta fatto sparire dal governo sovietico e ‘scongelato’ solo durante la perestrojka. Per gli appassionati di fantascienza non c’è che l’imbarazzo della scelta: Close Encounters of the Third Kind come non lo avete mai visto – versione director’s cut, nuovo fiammante restauro Sony, spettacolare proiezione in 70mm – o The Planet of Apes, primo capitolo di una delle più fortuna saghe sci-fi della storia? Faites vos jeux!

Ritrovati e Restaurati
Tra i tanti restauri di giornata, ci piace segnalare alcuni film che sono veri distillati dell’epoca in cui sono stati realizzati. Si pensi a Greeks Had a Word for Them, un cinico e divertente three girls movie condensato dell’eleganza anni Trenta e della libertà pre-codice Hays, con protagoniste tre ex ballerine di fila che campano con ciò che riescono a spillare a qualsiasi riccone capiti loro a tiro; o a Lifeboat, apologo sul dover scegliere da che parte stare durante una guerra, che Hitchcock gira nel 1944 rivolgendosi al ‘fronte interno’; o a El inquilino, che nel 1957 ritrae, con i mezzi della commedia, una Spagna ancora povera e arretrata. Un film pesantemente censurato dal regime, che finalmente potremo vedere restaurato come lo aveva concepito il suo autore José Antonio Nieves Conde. Dalla Spagna franchista alla Turchia degli anni Trenta con il prezioso dramma rurale Aysel, Batakli Damin Kizi, ispirato a un racconto di Selma Lagerlöf e sceneggiato dal poeta Nazım Hikmet. Al Pratello Pop, il cinecomics di Mario Bava dedicato a Diabolik, ladro spietato e inarrestabile nato dalla fantasia delle sorelle Giussani.

Documenti e documentari
Il festival si apre con due preziosi ritratti d’artista. In David Lynch, une énigme à Hollywood, Stéphane Ghez racconta la vena creativa e il rapporto conflittuale con Hollywood dell’autore di Twin Peaks e Mulholland Drive; a ideale coronamento della monografica che Il Cinema Ritrovato gli ha dedicato nel 2024, Paradjanov, le dernier collage ricostruisce a pochi anni dalla scomparsa la sorprendente e chagalliana personalità del cineasta armeno con interventi, tra gli altri, di Jean-Luc Godard e Tonino Guerra. Ancora un film sul cinema con Hearts of Darkness: A Filmmaker’s Apocalypse, che ripercorre la leggendaria e complicata lavorazione del capolavoro di Francis Ford Coppola a partire dalle memorie della moglie Eleanor. Infine, Die Kopfjäger von Borneo, ultimo lavoro del maestro del cinema etnografico Friedrich Dalsheim.