23/06/2025

Alice Rohrwacher al Cinema Ritrovato: “In questo momento il cinema muto è la mia grande ossessione”

Domenica 22 giugno al Modernissimo conversazione a distanza (in video) tra Alice Rohrwacher e Gian Luca Farinelli.
Durante l’incontro Rohrwacher ha confermato di essere al lavoro su un nuovo progetto di cinema muto contemporaneo: ha affermato che la scelta di approfondire il linguaggio specifico del cinema muto non è pretestuoso ma nasce da una sua profonda convinzione del suo potere comunicativo, come forma di sperimentazione che dovrebbe continuare a esistere in modo parallelo al cinema sonoro, non come stadio storicizzato del linguaggio cinematografico.
Durante la conversazione ha dichiarato di apprezzare il cinema muto perché “non si può fare altro che guardare un film”, bisogna dedicare una “attenzione preziosa” che richiede una focalizzazione totale sull’immagine. Sembra che la musica avrà un ruolo centrale nel suo film muto. “È un film a cui tengo tantissimo, l’obiettivo è quello di realizzare un’opera in cui la musica sia la voce del film”. Il progetto è guidato principalmente dal desiderio di sperimentare e “fare cose che non so se so fare”, è un progetto di personale sperimentazione, che sta coinvolgendo anche il modo della recitazione, molto differente da quello del cinema sonoro. Rohrwacher ha evidenziato come nel cinema muto, “tutto è fuori”, sia la narrazione sia la psicologia dei personaggi: “è sul loro corpo, è necessario quindi andare oltre il realismo, mantenendo tuttavia un approccio realistico nell’espressione emotiva. Inoltre, parlando dell’uso del colore nel cinema muto, la regista ha ricordato come fosse pieno di colori, usati in modo profondamente simbolico: in questo approccio, “il colore te lo devi guadagnare” e non darlo per scontato.