Sab

27/06

Cinema Lumière - Sala Scorsese > 15:00

LIKAISET KÄDET – LES MAINS SALES

Aki Kaurismäki

Info sulla
Proiezione

Sabato 27/06/2015
15:00

Sottotitoli

Versione originale con sottotitoli

Modalità di ingresso

Tariffe del Festival

LIKAISET KÄDET

Scheda Film

Perché abbiamo scelto Les Mains sales? Peter von Bagh amava moltissimo questo film ‘invisibile’ di Aki Kaurismäki e da molti anni mi chiedeva di convincere Aki a portarlo a Bologna. Il miracolo di vedere il film al Cinema Ritrovato si compie quest’anno, in onore e in ricordo di Peter, grazie alla generosità dello stesso Aki. La proiezione rappresenta inoltre il suggello dell’amicizia tra il nostro festival e il Midnight Sun Film Festival, fondato e organizzato con inesauribile entusiasmo cinefilo da Aki e Peter.

Gian Luca Farinelli

Likaiset kädet è l’unico film di Aki Kaurismäki per la televisione. È stato girato in sette giorni su pellicola 16mm, perché il regista si rifiuta di lavorare con il video. Il cast è un dream team, espressione di un gruppo di attori affidabile e perfettamente collaudato. Altrettanto unico è il fatto che si tratti del solo film storico del regista. La sartriana ironia della storia rivela una spettrale affinità con la weltanschauung di Kaurismäki.
L’idea guida è quella dello sketch, che esenta dall’onere della spiegazione. Kaurismäki non mette in scena un ambiente e un’epoca con mezzi cinematografici o teatrali tradizionali. Likaiset kädet è soprattutto un abile gioco di contrari, un miscuglio di libertà e di fedeltà quasi patetica.
Hugo è interpretato da Matti Pellonpää che, come gli altri attori del film, addomestica il testo attraverso una recitazione laconica, disseminata di stranezze microscopiche e di deviazioni oblique. Legge Sartre come leggerebbe un elenco telefonico. È come se Kaurismäki avesse filmato le prove di Le mani sporche.
Molti elementi del film sono ripresi fedelmente dalla pièce di Sartre, eppure sono quelli più tipicamente kaurismakiani, anche se la firma del regista è comunque presente ovunque. Perché Kaurismäki sembra aggiungere qualcosa di suo anche alle sembianze dei suoi attori e alle immagini del suo direttore della fotografia: una svolta inattesa, un tocco che allude a una certa piega, un’improvvisa sfumatura illogica se non addirittura anacronistica. È per questo che ogni inquadratura, sia essa ripresa dall’originale oppure inventata, è interessante. Al pari della recitazione, dissimulata sotto maschere quasi impassibili. La questione trattata è roba seria: bisogna provare ai compagni di essere pronti a uccidere e a morire per il partito.
Nonostante i pochi giorni di riprese, l’organizzazione dello spazio nel film è interessante e diventa fonte di tensione drammatica. Quando Hugo, dopo essere evaso, si rifugia a casa di Olga (Kaija Pakarinen), la libertà gli dà una strana sensazione: “In prigione potevo almeno toccare le pareti”. È un po’ la stessa vertigine che sta alla base del titolo dell’opera. Tutto si svolge in interni praticamente privi di finestre e in stanze squallide in cui si discutono mosse politiche molto simili a quelle di una partita a scacchi. Anche le parole più intime non sono mai innocenti e sconfinano nella lotta politica e nella legge delle armi. Sono tutti fenomeni profondamente sistematici e arbitrari della vita.

Peter von Bagh, Aki Kaurismäki. Dialogo sul cinema, la vita, la vodka, Isbn Edizioni, Milano 2007

 

Cast and Credits

Sog.: liberamente tratto dalla pièce omonima di Jean-Paul Sartre. Sc.: Aki Kaurismäki. F.: Matti Kurkikangas. M.: Outi Harjupatana, Mari Ropponen. Scgf.: Risto Karhula. Int.: Matti Pellonpää (Hugo), Kati Outinen (Jessica), Sulevi Peltola (Hoederer), Kaija Pakarinen (Olga), Pertti Sveholm (Louis), Kari Väänänen (Ivan), Pirkka-Pekka Petelius (Slick), Aake Kalliala (Georges), Esko Nikkari (Karsky). Prod.: Hannu Kahakorpi per Yleisradio TV1 / Sputnik Oy . DCP. Col.