1897. Cinema Anno due

Programma a cura di Mariann Lewinsky

 

Per tutte le altre sezioni del festival, ‘fare il programma’ significa essenzialmente fare una selezione dei film che verranno presentati. Per la sezione 1897 le cose sono diverse. La questione principale, in questo caso, diventa in che modo organizzare un numero molto ampio di film – circa 145 titoli – di durata media inferiore al minuto, mettendo a punto programmi capaci di aprire diverse vie d’accesso a una produzione così remota.
Le compagnie di produzione forniscono il tracciato a dieci dei nostri dodici programmi, con tre monografie dedicate alla Star Film (Méliès), alla Joly-Normandin e alla American and British Mutoscope Company. Nel caso di Joly-Normandin, abbiamo la fortuna di poter disporre d’una specialissima rarità, un programma originale così come venne proiettato nel 1897.
I film Lumière compongono altri sette programmi. Quattro hanno soggetto geografico – l’Italia, perché Bologna è in Italia; il Giappone, perché Constant Girel passò in Giappone tutto il 1897; l’Egitto e la Palestina, perché Alexandre Promio viaggiò quell’anno dall’Egitto a Costantinopoli. Paul Génard, un collezionista fondamentale per la trasmissione di parte del patrimonio Lumière, nel 1960 assemblò i travelogues di Promio in due compatti film di montaggio, che producono un effetto full immersion. I film egiziani di Promio verranno considerati come esempio di cine-orientalismo in uno dei nostri incontri, mentre la storia del cinema verrà rivisitata a partire da una prospettiva africana nel programma Menimals: Filming ‘Ashantis’ in Lyon.
Promio è stato senza dubbio il più importante filmmaker dell’anno 1897; ha girato innumerevoli film, esplorando una grande varietà di generi: travelogue, actualité (lavorò anche per il produttore di champagne Mercier, cosa che sembra avergli garantito un accesso privilegiato alle famiglie reali), tableaux vivants, esercitazioni militari e panorama, ovvero riprese da un treno o un’imbarcazione in movimento. Troveremo i panorama al centro dei due programmi che offrono al cinema la libertà di essere puro evento visivo nel presente, non documento d’un qualche fatto storico. Il Diamond Jubilee fu un accadimento allora ritenuto di tale importanza storica che tutti vollero filmarlo, trasformandolo in un evento mediatico. La sezione si chiude con un thick description di una singola vue (del 1896).

Mariann Lewinsky

 

 

Foto: Rue Sayeda-Zeinab vue 374. Le Caire

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