MONTAGGIO BAZIN

Marianne Dautrey, Hervé Joubert-Laurencin

M.: Cédric Putaggio. Voci narranti: Françoise Lebrun, Jean-Patrice Courtois. Prod.: Acqua alta DCP. D.: 75’. Col.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Non abbiamo mai seriamente immaginato un André Bazin cineasta, non abbiamo mai elaborato fino alle sue estreme conseguenze l’idea che il celebre critico cinematografico, che fu tra i fondatori dei “Cahiers du cinéma”, vivaio di giovani critici poi passati alla regia, potesse diventare a sua volta regista. Eppure nel 1958 Bazin si prepara a realizzare un cortometraggio documentario sulle chiesette romaniche della Saintonge. L’11 novembre dello stesso anno, però, colpito da leucemia, Bazin muore. Non potrà mai terminare il suo film.
“È il film più bello, ma non esiste! Le immagini che ci vengono proposte sono la traccia di un’opera virtuale che osiamo a stento sognare”, scrive Bazin di Kon Tiki nel 1952. È a partire dalle ‘tracce’ del suo film – un abbozzo di sceneggiatura pubblicato nel 1959, circa trecento fotografie di sopralluoghi, taccuini, documenti d’archivio inediti scoperti nel 2015 in occasione delle riprese – che Marianne Dautrey e Hervé Joubert-Laurencin (che nel novembre del 2018 curerà la pubblicazione di tutti gli scritti di Bazin per la casa editrice Macula di Parigi) ripercorrono alla luce del progetto interrotto un’intera vita all’insegna del cinema. Una vita di impegno totale, al servizio dell’educazione popolare attraverso il cinema. Una vita da giornalista. Una vita fondamentalmente politica.
Montaggio Bazin è solo una prima tappa di un film futuro che si intitolerà Bazin Roman. Montaggio Bazin è un’opera in fieri, che ancora non esiste ma che i suoi autori sono lieti di presentare al pubblico de Il Cinema Ritrovato in occasione dei centenario della nascita di André Bazin.

Marianne Dautrey e Hervé Joubert-Laurencin