L’HIPPOCAMPE

Jean Painlevé

F.: André Raymond. M.: Jean Painlevé. Prod.: Jean Painlevé per I.C.S. – Institut de Cinématographie Scientifique. DCP. D.: 13’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

L’Hippocampe è uno dei primi film con riprese effettuate sott’acqua ed è anche il primo su questo animale. Per girare sott’acqua Painlevé usò il primo apparato autonomo per la respirazione subacquea inventato da Yves Le Prieur, una custodia impermeabile che gli permetteva di manipolare la macchina da presa 35mm e un paio di pinne inventate da Louis de Corlieu. Era l’attrezzatura più avanzata dell’epoca, anche se gli permetteva di girare sott’acqua solo per pochi secondi. Il film presenta il cavalluccio marino nel suo ambiente naturale e in un ambiente artificiale insieme alla sue particolarità: la posizione verticale, caratteristica unica tra i pesci, e il suo originale sistema di riproduzione che sovverte i ruoli convenzionali. È infatti il maschio a ricevere le uova dalla femmina, a fecondarle, a portarle in grembo e a nutrirle. Dopo trenta giorni, l’ippocampo maschio partorisce i suoi piccoli in modo assai drammatico.

Copia proveniente da

Archives Jean Painlevé

Restaurato in 2K nel 2018 da Les Documents Cinématographiques – Archives Jean Painlevé presso il laboratorio Hiventy